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Come scegliere i piatti doccia per il bagno

Scegliere i piatti doccia per il bagno: soluzioni tecniche per una scelta ideale

 

Il piatto doccia è ormai un vero e proprio complemento d’arredo, da scegliere con cura in base allo stile del bagno, che può essere più moderno oppure avere un sapore più retrò.

 

I modelli di piatto doccia disponibili sul mercato permettono di scegliere non solo le misure, ma anche il colore, il taglio e le finiture di questo accessorio, in modo da integrarlo nel modo più armonico agli altri componenti doccia e in generale nell’arredamento del bagno.

 

Vediamo quindi come scegliere il piatto doccia per il bagno e quali sono gli elementi da considerare per fare la scelta più giusta tra le tante soluzioni messe a disposizione dalle aziende.

 

Forme e dimensioni dei piatti doccia

 

Il primo elemento da considerare sono le dimensioni: i bagni molto spesso hanno infatti spazi ridotti e calcolare gli ingombri dei vari elementi è fondamentale per un’organizzazione funzionale ed esteticamente piacevole.

 

I piatti doccia possono avere:

 

  • Dimensioni standard e non modificabili, ad esempio 70x90, 80x100, 80x120 e così via
  • Dimensioni che prevedono una lunghezza fissa (ad esempio 70 cm) e lunghezze variabili da 80 a 180 cm, che si adattano alla maggior parte delle esigenze e sono molto versatili
  • Dimensioni da definire per un disegno su misura, anche con tagli irregolari.

 

Al momento della scelta, quindi, dobbiamo considerare non solo i nostri gusti estetici, ma anche la pianta del bagno, per capire se acquistare un piatto doccia standard o optare per uno realizzato su misura. Quest’ultimo potrebbe essere il caso di bagni con situazioni particolari, come la presenza di una colonna, pareti non perpendicolari o nicchie irregolari che rendono difficile la posa di un piatto doccia standard.

 

In base allo spazio a disposizione si può inoltre scegliere tra diverse forme di piatto doccia:

 

  • Il piatto doccia quadrato è ideale per i bagni di piccole dimensioni
  • Il piatto doccia semicircolare si adatta a bagni piccoli perché grazie alla sua forma smussata è un’ottima soluzione salvaspazio
  • Il piatto doccia rettangolare si adatta a piccoli e grandi spazi, in base alle sue dimensioni; è la scelta ideale se si vuole sostituire la vasca.

 

Tipologie di posa

 

Piatto doccia filo pavimento o piatto doccia in appoggio: anche in questo caso, la scelta è spesso vincolata ad aspetti tecnici, come ad esempio lo spazio necessario per lo scarico. Se la casa è in costruzione la scelta sarà più libera: basterà avvisare in tempo utile chi si occupa delle predisposizioni; se invece la casa, o il bagno, è in ristrutturazione, bisognerà verificare se è possibile posare un piatto doccia incassato, in base all’altezza dello scarico.

 

In generale, l’installazione in appoggio è la più classica e diffusa: il piatto doccia, che può essere in ceramica o in acrilico, si alza lungo i bordi di alcuni centimetri (6-10 cm). Questo tipo di installazione offre una maggiore tenuta d’acqua ed indicata anche nel caso in cui il box doccia non sia molto minimale e necessiti di qualche centimetro di appoggio in più.

 

L’installazione a filo pavimento è una soluzione moderna e raffinata, ma anche molto sicura, perché permette di accedere alla doccia senza impedimenti: è quindi particolarmente adatta anche a persone anziane e disabili. Per questo tipo di installazione si utilizzano piatti doccia con un’altezza di circa 2-3 cm, solitamente in resina.

 

L’installazione ad incasso è una soluzione intermedia tra le due precedenti. Il piatto doccia è parzialmente inserito nel massetto e forma comunque un piccolo scalino, anche se di altezza inferiore a quello creato da piatto doccia in appoggio.

 

Un aspetto da considerare in relazione alla posa è la scelta tra un piatto a tutta pendenza o uno con bacino fisso e una parte piana. In questo caso dipende da dove si posiziona la rubinetteria e dal tipo di box doccia: per un modello walk in, ossia la doccia con un lato aperto, sarà più sensato prevedere una parte piana in ingresso e posizionare il bacino con piletta nella parte chiusa dal vetro.

 

Materiali per piatti doccia

 

Le finiture per i piatti doccia moderni sono davvero tante: dai piatti doccia in ceramica, la scelta più diffusa, a quelli in acrilico, fino a quelli in pietra (o effetto pietra) e in resina, dalla texture più liscia a quella più ruvida. La scelta del materiale del piatto doccia contribuirà a valorizzare lo stile del bagno.

 

Non esiste quindi un materiale migliore di un altro: tutto dipende dalle proprie esigenze personali e dai gusti estetici. Ad esempio, i materiali più ruvidi al tatto sono perfetti negli ambienti rustici o industriali, mentre un piatto doccia liscio e minimale si adatta a bagni dallo stile moderno.

 

I materiali più diffusi sono:

 

  • Acrilico, caratterizzato da uno spessore ridotto e quindi ideale per le installazioni a filo pavimento. I piatti doccia in acrilico sono leggeri, antiscivolo e possono essere di svariate forme. Tuttavia, è bene sapere che questo materiale è sensibile al calore e che tende ad ingiallire se esposto alla luce del sole. Inoltre, bisogna fare attenzione particolare attenzione alla pulizia, da effettuare con saponi neutri, e a non lasciare residui di sapone sul piatto per molto tempo, perché tende a macchiarsi.
  • Ceramica: è il materiale più utilizzato e conosciuto e negli ultimi anni è stato spesso utilizzato anche in piatti doccia con spessori ridotti. Rispetto all’acrilico, è un materiale che resiste meglio all’usura e all’azione dannosa di agenti esterni; inoltre è antigraffio ed estremamente resistente agli sbalzi di temperatura (passaggio da acqua fredda ad acqua calda e viceversa).
  • Acciaio: i piatti doccia in acciaio hanno costi leggermente superiori a quelli in ceramica e possono essere di spessore molto ridotto, perciò si adattano bene ad una posa a filo pavimento; la superficie, inoltre, può essere smaltata i diversi colori. In caso di scheggiatura, tuttavia, il piatto doccia tende ad arrugginirsi: anche per questo motivo è consigliabile utilizzare detersivi neutri e poco aggressivi per la pulizia.
  • Resina: è il materiale attualmente più gettonato per i piatti doccia. Il vantaggio principale di questi piatti doccia è il loro spessore ridotto e la finitura effetto pietra, disponibile in diverse colorazioni. Il colore tuttavia può variare leggermente nel tempo, perché la resina è particolarmente sensibile alle temperature elevate e agli shock termici. Inoltre, se il materiale non è protetto da uno strato di gelcoat superficiale, tende a macchiarsi facilmente.

 

Il colore del piatto doccia

 

Un altro aspetto da valutare è il colore del piatto doccia, che non deve essere necessariamente bianco: oggi sono tornati di moda i sanitari colorati, che possono essere abbinati ai mobili e alle piastrelle, e i piatti doccia non sono da meno. Il colore è infatti un elemento decisivo per rendere armonioso lo stile del bagno e aiutano a personalizzare l’ambiente in base ai propri gusti e alla propria personalità. Oltre al classico bianco, quindi, si può scegliere tra varie tonalità di grigio, beige, tortora, marrone o nero; alcuni modelli in resina possono essere realizzati su ordinazione, scegliendo la tonalità preferita.

Inoltre è possibile dare al piatto doccia una finitura opaca, oppure scegliere un effetto liscio, pietra o corteccia per coordinarsi ancora meglio con mobili e rivestimenti del bagno.